Schifanoia è un piccolo paese frazione del comune di Narni in provincia di Terni nel sud dell’Umbria.
Il comprensorio di Schifanoia, abitato oggi da circa 500 famiglie, si estende su un territorio che comprende vari borghi e località collinari siti centralmente tra i Comuni di Narni (6Km), Otricoli (8Km) e Calvi dell’Umbria (10Km).
I borghi e le contrade vicine a Schifanoia si chiamano Moricone, Montini, Collespino, Schignano, Valle Orza, Campoforte e Scacciapensieri.

Schivare la noia ? ... schifo e noia ... ?

No, non si tratta dello storico, noto e bel palazzo Ferrarese dove, in epoche lontane, i signori d’Este si ritiravano per divertirsi e schivare-la-noia, ma semplicemente di un paese altrettanto storico di origini ma più modestamente legato, fino alla metà dell'800, alla pastorizia e all’agricoltura e non al divertimento come potrebbe intendere il suo nome.
Sempre nell'1800 il nostro paese ebbe la "fortuna" di una citazione del poeta Giuseppe Gioacchino Belli, di cui i Schifannoiani non ne vanno fieri in quanto la citazione fu usata dal poeta, che conosceva il paese, in modo spregiativo e per suggerire idea di esiguità e limitatezza.

Il vero significato del nome SCHIFANOIA

Grazie ad una lunga e attenta ricerca del nostro benefattore e cultore di storia locale, il professor GUERRIERO BOLLI, si è giunti a stabilire che probabilmente il nome deriva dal linguaggio longobardo ed è legato alla trasumanza delle greggi provenienti dalla sabina e alto lazio, che transitavano anche per Schifanoia tra il periodo di maggio e settembre, in concomitanza con la festa di San Michele Arcangelo (patrono di Schifanoia) del 8 maggio e del 29 settembre.
Schiffa significa garitta, specula, vedetta mentre noia deriva da nauda che significava pascolo; mentre il termine schifato aveva un doppio significato: in Sicilia indicava un dazio, nell'Italia centrale indicava una moneta bizantina che forse era il prezzo di una fida (un corrispettivo sul pascolo). Schifanoia in antichità era un appostamento per la riscossione del dazio per il transito della pastorizia.

SCHIFANOIA oggi

Dopo molte vicissitudini sul nome inteso in modo spregiativo o pronunciato e scritto spesso male con due enne e/o due effe, il che ancora oggi scalda gli animi degli abitanti di Schifanoia, tanto che secoli indietro si è arrivati anche a cambiarlo col nome di "Castel di Fratta" ... che comunque non ne migliorava di molto l'essenza e immagine. Tuttavia nell'epoca moderna, chi ci è nato e sempre vissuto ed ha magari visto caos e inquinamento nelle città di oggi, sa apprezzare il luogo in modo positivo e non negativo come equivocamente si potrebbe pensare facendo associazioni dal suo nome a schifo e noia.
Tanto più che oggi è una meta ambita e luogo dove si respira aria pulita, tranquillo e immerso nel verde della bella Umbria.
Dalla vicina Roma (60Km) i romani, e non solo, cercano villette e terreni da acquistare per costruire, pernottare, villeggiare, ma anche per spostarsi definitivamente.
Forse già nel 1800 anche Gioacchino Belli, che ne parlò in modo spregiativo per un confronto con la situazione romana ai tempi di Napoleone, passava per Schifanoia per rilassarsi e respirare un pò di aria buona.
Le coppie, che intendono formalizzare la loro unione davanti a Dio, rimangono ammaliate dalla bellezza e dalla posizione del santuario di San Michele Arcangelo ... tanto che almeno un anno prima devono prenotarlo e spesso, per indisponibilità con le loro previsioni, sono disposti anche a spostare la data delle nozze per sposarsi nella nostra chiesa.... segue >>